3. Nel mezzo di un bel niente – 12 Luglio 1974
Il mio stomaco va sempre peggio, e inizio a pensare che non c’entri l’aria dell’Est. Forse sto solo soffrendo la macchina, e perché dovrei? La strada è tutta una buca e anche se viaggiamo alla velocità di crociera di una lumaca zoppa secondo me ci lasciamo una ruota da un momento all’altro.
E poi la musica, oddio la musica. Stamattina quando scopro che c’è l’autoradio sono felicissimo: povero ingenuo, non so a cosa vado incontro. Perché ha proprio ragione lo zio di Peter Parker quando gli dice che “da un grande potere derivano grandi responsabilità”. Purtroppo mamma e zio Knut non hanno mai letto l’Uomo Ragno, ed è da stamattina che ascoltiamo tutto il repertorio di Freddy Quinn. Senza una pausa: uno come fa a digerire?
Tra l’altro non potremmo fermarci neanche volendo: dalla frontiera a qui non abbiamo ancora visto nemmeno l’ombra di una stazione di servizio. Solo campi, boschi e capannoni, un paesino per sbaglio e poi di nuovo campi, boschi e capannoni, campi, boschi e capannoni. Se finissimo la benzina sai che ridere? Meglio non pensarci, ora mi concentro e cerco di dormire un po’ altrimenti impazzisco, tanto fuori c’è un bellissimo niente di niente da vedere. Almeno quando arriviamo a Berlino sarò più sveglio che mai!
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