4. Diventare grandi – 10 settembre 1974
Così proprio non va. A scuola ci stiamo annoiando più del solito e l’estate sembra già lontana anni luce. Non bastava il discorso del preside sul futuro che ci aspetta e su come dobbiamo imparare a dare ogni giorno il massimo per essere all’altezza di chissà cosa. Quel che è peggio è che da quando è cominciato l’anno la signora Lust non si è mai vista e fino a oggi nessuno ci aveva detto perché. I supplenti ci hanno fatto riempire i quaderni di temi e disegnini che nessuno guarderà mai senza darci spiegazioni, e quando abbiamo chiesto ai bidelli e agli altri insegnanti ci hanno risposto di saperne quanto noi.
Stamattina finalmente è arrivata la segretaria: ci ha detto che la signora Lust non sta tanto bene e che quest’anno ha bisogno di riposarsi. Presto avremo una nuova insegnante con cui recupereremo il programma. Ma noi non vogliamo una nuova insegnante: era forte la signora Lust, tutta secca e piccina, con quei suoi occhiali giganti sempre sporchi dietro ai quali sembrava sparire. Cosa le sarà successo? Io credo che in realtà stia benissimo ma che il preside la obblighi a stare a casa perché è vecchia, secca e piccina, e con quei suoi modi da nonna piaceva troppo a tutti noi. E ho paura che secondo lui queste non sono cose da un’insegnante all’altezza della nuova scuola che si è messo in testa. Sai cosa ti dico Mary
Primo: chiunque sarà la nuova insegnante mi sta già molto antipatica.
Secondo: questa storia del diventare grandi non è un granché. Era molto meglio prima, quando non dovevamo essere all’altezza di niente, e bastava essere noi.
Questa è pazza da legare
Ma…è simpatica! Un po’ infantile ma certo fantasiosa e strana. Con le sue idee.